THAILANDIA
L'alfabetizzazione in Thailandia ha un tasso pari al 92,6%, uno tra i più elevati di tutto il Sud-est asiatico.
L'istruzione obbligatoria ha una durata pari a nove anni. Sebbene l'istruzione sia riconosciuta da tutti come requisito essenziale e necessario per raggiungere il successo economico e sociale, il sistema scolastico thailandese favorisce spesso l'apprendimento mnemonico.
L'istruzione pubblica thailandese prevede un'istruzione primaria della durata di sei anni (pràthòm) che inizia all'età di sei anni, seguita da una formazione secondaria (scuola media superiore) di altri tre o sei anni (màthàyom). Il corso di tre anni è destinato a chi vorrà proseguire gli studi ad indirizzo commerciale della durata di tre o cinque anni (wi-chaa-cììp), mentre il ciclo di sei anni (màthàyom) è rivolto agli studenti che desiderano completare gli studi con il livello superiore (ùdom), cioè l'università. Nella pratica la durata media dell'istruzione thailandese è inferiore ai nove anni.
Nei villaggi è garantita l'istruzione primaria ai bambini, l'istruzione superiore, fino ai 17 anni, è invece arantita nei centri cittadini.
A causa di limitazioni di bilancio, le scuole rurali sono in genere meno attrezzate rispetto alle scuole nelle città e il livello d'istruzione, in particolare per la lingua inglese, è molto più bassa, e molti studenti delle scuole superiori fanno i pendolari per 60 - 80 Km per seguire le lezioni delle scuole più vicine alla città.
Recentemente tutta la Thailandia ha ricevuto dei computer tablet per tutti i bambini delle scuole di base.
Per alcuni l’attenzione posta sui tablet ha distratto dal profondo malessere che vive il sistema educativo thailandese. Benché sia cresciuta la proporzione di studenti che frequenta le scuole rispetto al decennio precedente, la qualità della loro istruzione è peggiorata. Il problema serio è che i risultati scolastici dei bambini sono in caduta nonostante si spenda moltissimo sulle scuole. La Thailandia, infatti, ora spende il 20% del bilancio nazionale per l’istruzione, eppure i risultati peggiorano sia in termini relativi che assoluti rispetto agli Stati vicini.
I risultati della Thailandia rispetto al test internazionale PISA sono rimasti statici rispetto al 2003, mentre l’Indonesia è salita.
Perché la Thailandia se la passa così male? Per Somkiat Tangkitvanich, un esperto de Thailand Development Research Institute, la maggior parte del bilancio dell’istruzione è andato ad aumenti salariali ai docenti, che ora spesso guadagnano più di un professore universitario ad inizio carriera, senza che però si chiedesse loro un miglioramento nei risultati.
L'alfabetizzazione in Thailandia ha un tasso pari al 92,6%, uno tra i più elevati di tutto il Sud-est asiatico.
L'istruzione obbligatoria ha una durata pari a nove anni. Sebbene l'istruzione sia riconosciuta da tutti come requisito essenziale e necessario per raggiungere il successo economico e sociale, il sistema scolastico thailandese favorisce spesso l'apprendimento mnemonico.
L'istruzione pubblica thailandese prevede un'istruzione primaria della durata di sei anni (pràthòm) che inizia all'età di sei anni, seguita da una formazione secondaria (scuola media superiore) di altri tre o sei anni (màthàyom). Il corso di tre anni è destinato a chi vorrà proseguire gli studi ad indirizzo commerciale della durata di tre o cinque anni (wi-chaa-cììp), mentre il ciclo di sei anni (màthàyom) è rivolto agli studenti che desiderano completare gli studi con il livello superiore (ùdom), cioè l'università. Nella pratica la durata media dell'istruzione thailandese è inferiore ai nove anni.
Nei villaggi è garantita l'istruzione primaria ai bambini, l'istruzione superiore, fino ai 17 anni, è invece arantita nei centri cittadini.
A causa di limitazioni di bilancio, le scuole rurali sono in genere meno attrezzate rispetto alle scuole nelle città e il livello d'istruzione, in particolare per la lingua inglese, è molto più bassa, e molti studenti delle scuole superiori fanno i pendolari per 60 - 80 Km per seguire le lezioni delle scuole più vicine alla città.
Recentemente tutta la Thailandia ha ricevuto dei computer tablet per tutti i bambini delle scuole di base.
Per alcuni l’attenzione posta sui tablet ha distratto dal profondo malessere che vive il sistema educativo thailandese. Benché sia cresciuta la proporzione di studenti che frequenta le scuole rispetto al decennio precedente, la qualità della loro istruzione è peggiorata. Il problema serio è che i risultati scolastici dei bambini sono in caduta nonostante si spenda moltissimo sulle scuole. La Thailandia, infatti, ora spende il 20% del bilancio nazionale per l’istruzione, eppure i risultati peggiorano sia in termini relativi che assoluti rispetto agli Stati vicini.
I risultati della Thailandia rispetto al test internazionale PISA sono rimasti statici rispetto al 2003, mentre l’Indonesia è salita.
Perché la Thailandia se la passa così male? Per Somkiat Tangkitvanich, un esperto de Thailand Development Research Institute, la maggior parte del bilancio dell’istruzione è andato ad aumenti salariali ai docenti, che ora spesso guadagnano più di un professore universitario ad inizio carriera, senza che però si chiedesse loro un miglioramento nei risultati.