INDIA
Il sistema scolastico indiano é piuttosto complesso.
Si può entrare all'asilo dall’età di tre anni e mezzo, e gli asili sono di due tipi: gli Anganwadi, asili comunali dove non viene insegnato niente, ma fornito cibo (riso e piselli), e gli asili English Medium, dove ai bimbi viene già insegnato non solo a leggere e scrivere, ma anche tutte le altre materie che affronteranno alle scuole elementari.
La distinzione English Medium (EM) e Malayalam Medium (MM) rimane anche per tutta la scuola dell'obbligo; infatti nelle classi EM, lo svolgimento del programma é più approfondito e si utilizzano libri di testo in lingua inglese.
La scuola è obbligatoria fino alla decima classe (o fino ai 16 anni):
Per quanto riguarda l’università, gli studenti effettuano un test di ammissione (dai costosi corsi preparatori), i cui risultati vanno integrati coi voti che gli studenti hanno preso alla fine del liceo. In base alla graduatoria finale fatta dal ministero dell’istruzione, i primi entrano al college governativo, dai costi molto contenuti, mentre gli ultimi devono andare al college privato, dai costi elevatissimi.
Tuttavia, non tutte le scuole indiane funzionano perfettamente. Come accade di solito nella maggior parte delle scuole dello Stato che si trovano in zone rurali, nel villaggio di Gandaman è stata aperta una scuola per aiutare la comunità più vulnerabile dei Dalits e di altre caste più precarie, purtroppo priva dei minimi servizi basilari.
Innanzitutto non ha un edificio, gli studenti dalla prima classe alla quinta sono ammucchiati in un’unica stanza, seduti su un pavimento pieno di grosse falle. Non c’è una cucina né una sala per il pranzo e ci sono solo due insegnanti per 60 studenti. L’insegnante, oltre a dover tenere le lezioni per le cinque classi, deve provvedere all’acquisto e alla distribuzione del pranzo. Inoltre, entrambi sono 'Niyojit Shikshaks', ossia para-insegnanti. Il governo dello Stato ha pensato di colmare la mancanza di docenti con l’assunzione di due Niyojit Shikshaks che sono pagati di meno e non sono di ruolo. Molti di questi non sono neanche qualificati né vengono formati. Divise gratuite, libri, biciclette attirano più bambini nelle scuole, ma all’interno delle aule non è cambiato nulla, e le pessime condizioni nelle quali vivono li penalizzano anche in termini di capacità di apprendimento.
Il sistema scolastico indiano é piuttosto complesso.
Si può entrare all'asilo dall’età di tre anni e mezzo, e gli asili sono di due tipi: gli Anganwadi, asili comunali dove non viene insegnato niente, ma fornito cibo (riso e piselli), e gli asili English Medium, dove ai bimbi viene già insegnato non solo a leggere e scrivere, ma anche tutte le altre materie che affronteranno alle scuole elementari.
La distinzione English Medium (EM) e Malayalam Medium (MM) rimane anche per tutta la scuola dell'obbligo; infatti nelle classi EM, lo svolgimento del programma é più approfondito e si utilizzano libri di testo in lingua inglese.
La scuola è obbligatoria fino alla decima classe (o fino ai 16 anni):
- dalla I alla IV, che corrispondono alle nostre
elementari e iniziano a sei anni;
- dalla V alla VII, le nostre scuole medie;
- dalla VIII alla X, un “liceo inferiore” con
materie comuni a tutti.
Per quanto riguarda l’università, gli studenti effettuano un test di ammissione (dai costosi corsi preparatori), i cui risultati vanno integrati coi voti che gli studenti hanno preso alla fine del liceo. In base alla graduatoria finale fatta dal ministero dell’istruzione, i primi entrano al college governativo, dai costi molto contenuti, mentre gli ultimi devono andare al college privato, dai costi elevatissimi.
Tuttavia, non tutte le scuole indiane funzionano perfettamente. Come accade di solito nella maggior parte delle scuole dello Stato che si trovano in zone rurali, nel villaggio di Gandaman è stata aperta una scuola per aiutare la comunità più vulnerabile dei Dalits e di altre caste più precarie, purtroppo priva dei minimi servizi basilari.
Innanzitutto non ha un edificio, gli studenti dalla prima classe alla quinta sono ammucchiati in un’unica stanza, seduti su un pavimento pieno di grosse falle. Non c’è una cucina né una sala per il pranzo e ci sono solo due insegnanti per 60 studenti. L’insegnante, oltre a dover tenere le lezioni per le cinque classi, deve provvedere all’acquisto e alla distribuzione del pranzo. Inoltre, entrambi sono 'Niyojit Shikshaks', ossia para-insegnanti. Il governo dello Stato ha pensato di colmare la mancanza di docenti con l’assunzione di due Niyojit Shikshaks che sono pagati di meno e non sono di ruolo. Molti di questi non sono neanche qualificati né vengono formati. Divise gratuite, libri, biciclette attirano più bambini nelle scuole, ma all’interno delle aule non è cambiato nulla, e le pessime condizioni nelle quali vivono li penalizzano anche in termini di capacità di apprendimento.