"Voglio far sentire la mia voce non perché posso gridare, ma perché coloro che non l' hanno siano ascoltati. Coloro che lottano per i loro diritti: il diritto di vivere in pace, il diritto di essere trattati con dignità, il diritto di avere pari opportunità e il diritto di ricevere un' istruzione."
Malala Yousafatzai
IL DIRITTO ALL'ISTRUZIONE
Il diritto allo studio è il principale mezzo per la realizzazione personale e per la diffusione della cultura nei paesi civili. Studiare, infatti, non significa solo accrescere le proprie conoscenze (informazioni che entrano nella memoria), ma anche organizzare queste informazioni affinché la propria personalità acquisti spessore e carattere. Serve, infatti, ad entrare in contatto con realtà diverse, relativizzare e allargare la propria esperienza, imparare a ragionare, confrontarsi con opinioni, situazioni, e altre culture.
Lo studio e la cultura sono la base per l'anticonformismo, per una società composta da individui responsabili, maturi e consapevoli di sé.
È provato, infatti, che l'istruzione aumenta le possibilità di inserimento nel mondo del lavoro e con essa la possibilità di avere un reddito migliore rispetto a quello medio delle persone non scolarizzate.
Le bambine e le ragazze che frequentano la scuola, hanno inoltre più probabilità di conseguire l'autosufficienza economica in età adulta e sanno difendere con maggiore efficacia i propri diritti, nel lavoro e in famiglia.
Gli adulti che da bambini hanno ricevuto l'istruzione di base hanno maggiore predisposizione a mandare i figli a scuola. L'esperienza vissuta in prima persona avvalora nei genitori l'importanza dell'istruzione per i propri figli e soprattutto per le ragazze. Per questo, investire nell'istruzione dei bambini di oggi significa anche lavorare per il benessere e lo sviluppo dei bambini di domani.